Tutto pronto per RomaEuropa Festival che prende il via il 19 settembre
Una programmazione internazionale che supera i confini europei aprendosi sempre più al mondo intero e ai nuovi sguardi capaci di raccontarlo e interpretarlo ROMA - Apre il 19 settembre la trentatreesima edizione della storica rassegna che quest’anno coinvolge 27 i luoghi, 68 progetti per 168 repliche oltre a mostre, installazioni, convegni e percorsi di formazione. Circa 55mila sonno i posti di spettacolo in vendita, 38 le prime nazionali e 29 i programmi internazionali e 10 coproduzioni. Più di 60 le compagnie di cui 40 per la prima volta al Festival, provenienti da 24 nazionalità differenti, oltre ai vari ensemble, per un totale di 311 artisti coinvolti con i loro suoni, con le loro visioni di mondi utopici e immaginari o con le loro storie reali che fanno i conti con le grandi trasformazioni e con le grandi contraddizioni della contemporaneità. Luca Bergamo ha sottolineato: “Romaeuropa è la porta d’accesso per chiunque voglia conoscere, scoprire, approfondire idee, esperienze di donne e uomini di paesi lontani. Il Festival ogni anno raccoglie per chi vive e visita la Capitale un programma che permette di aiutare a decodificare la complessità della nostra realtà sociale. È un viaggio che da Roma ci porta lontano, per riportarci a casa con un’esperienza culturale importante e, sicuramente, cresciuti”. “Promuovere l’apertura alla conoscenza è un modo per poter negare i falsi preconcetti riguardo i rischi che la nostra società corre incontrando altre civiltà” - ha spiegato Monique Veaute, presidente della Fondazione Romaeuropa - “È una sfida che il Romaeuropa Festival 2018 intende accogliere invitando artisti dall’Africa, dall’Asia, dal Medio Oriente, dal Nord e Sud America”. "Una programmazione transgenerazionale - ha evidenziato Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico della Fondazione Romaeuropa: che dà vita a un Festival Mondo che fisicamente intercetta e convoglia pensieri e progetti, incrocia temi e questioni al cuore del nostro vivere come modalità di libero sviluppo della ricerca artistica, sovrapponendo le generazioni e permettendosi incursioni in territori molto distanti, eleggendo le contraddizioni e le diversità al cuore del proprio operare come pratica di racconto del presente attraverso le opere degli artisti che crediamo significativi. L'essenza stessa della nostra missione si colloca in questo spazio ‘in between’, luogo di mediazioni e riconciliazioni tra opposti, ambito di riflessione e accoglienza”. Vademecum Dal 19 Settembre 2018 al 25 Novembre 2018Roma, sedi varieInfo: +39 06 45553050promozione@romaeuropa.nethttp://https://romaeuropa.net ...